MALFORMAZIONI VASCOLARI DEL CERVELLO
Le malattie cerebrovascolari consistono in alterazioni dei vasi sanguigni cerebrali che possono generare emorragie o ischemie cerebrali (insufficiente afflusso di sangue).
Tra le forme di malformazioni vascolari del cervello più frequenti si riscontrano:
- aneurisma cerebrale: è una circoscritta dilatazione di un’arteria cerebrale.
La parete dilatata risulta più fragile della norma e, se fissurata dalla pressione sanguigna, provoca sanguinamento all’interno del cranio. È una malformazione congenita (raramente può essere dovuta a un’infezione micotica o ad un trauma) a discapito delle arterie cerebrali del circolo arterioso encefalico di Willis, soprattutto in corrispondenza della biforcazione delle arterie (dove si ha un flusso ematico maggiore). La parete arteriosa deformandosi genera un “palloncino” che prende il nome di sacca aneurismatica in cui identifichiamo un colletto ed una cupola.
Si parla di aneurismi singoli (70/75%) oppure di aneurismi multipli (25/30%).
Quando si ha la rottura dell’aneurisma cerebrale, si sviluppa un’emorragia intracranica la cui entità può risultare variabile (si possono formare anche notevoli ematomi intracerebrali). Quasi la totalità degli aneurismi resta silente per tutta la vita, tuttavia possono manifestarsi dei disturbi (riduzione acuità visiva o disturbi dell’oculomozione, fotofobia, crisi epilettiche) causati dall’effetto massa esercitato dalla cupola aneurismatica su strutture nervose limitrofe.
- angioma cavernosi: è una malformazione vascolare (detta anche cavernomi) costituiti da agglomerati di vasi che risultano similari a delle more. Possono localizzarsi nell’encefalo o nel midollo.
Si tratta di anomale strutture vascolari venose a basso flusso o malformazioni congenite di frequente associate ad angiomatosi multiple, possono essere semplici, associati a malformazioni arterovenose, capillari o venose e possono manifestarsi con possibilità di sanguinamento e quindi sintomi molto diversi; - malformazione arterovenosa (MAV): è una anomalia congenita delle strutture vascolari cerebrali, o spinali più rare. Molteplici arterie affluiscono in una sorta di “gomitolo” di vasi patologici che prende il nome di nidus.
Il sangue che proviene dalle arterie viene indirizzato verso scarichi venosi (definiti arterializzati).
In genere questa operazione avviene attraverso il letto capillare dei tessuti, il quale porta ad una riduzione della pressione da arteriosa a venosa. La variazione della pressione a livello del nidus e degli scarichi venosi può causare un’emorragia cerebrale dovuta alla rottura della MAV;
- fistola artero-venosa durale: Si tratta di una malformazione vascolare caratterizzata da una anomalia di comunicazione tra una vena e un’arteria; questa comunicazione avviene in modo diretto risultando assente un letto capillare. Tendenzialmente si tratta di un’arteria meningea che affluisce in “gomitolo” arterioso (nidus) localizzato nella dura madre (uno dei tre strati che compongono le meningi). Dal nidus si originano delle vene di scarico arterializzate che confluiscono in un seno venoso durale. Questa comunicazione diretta porta ad esercitare una pressione eccessiva sulle strutture venose della fistola e ciò può comportare emorragie cerebrali qualora risultino coinvolte altre vene cerebrali (sia vertebrali che spinali).
Possono causare sanguinamenti nei casi di rottura della malformazione o infarcimenti emorragici a causa di una trombosi acuta della vena di scarico.