Ecografia ginecologica (3D)
L’ecografia ginecologica (o ecografia pelvica) si pone l’obiettivo di indagare le cause che dipendono dal manifestarsi di alcuni sintomi (emorragie mestruali e sanguinamenti esterni in periodi diversi dal ciclo mestruale).
Si tratta di un esame indicato alle pazienti di tutte le età e che diagnostica le seguenti patologie:
- fibromi;
- cisti micro ovariche;
- cisti ovariche o polipi della cavità uterina;
- mancanza del ciclo mestruale (amenorrea), irregolarità o infertilità.
L’esame non è invasivo né doloroso per la paziente e l’utilizzo della tecnologia ad ultrasuoni non comporta assolutamente rischi ne’ nel breve che nel lungo termine.
La tecnica ecografica tridimensionale (3D) con sonda transaddominale e/o transvaginale rappresenta oggi un grande progresso in campo ostetrico e ginecologico in quanto consente di acquisire le immagini ecografiche tridimensionali e, dunque, ciò permette allo specialista un’analisi e una valutazione maggiormente dettagliata (valutazione volumetrica d’organo, valutazione cuore fetale etc.).
Vi sono due modalità distinte per effettuare un’ecografia pelvica, a seconda del posizionamento della sonda:
- l’ecografia transaddominale (quando la sonda è appoggiata sull’addome della donna);
- l’ecografia transvaginale (quando la sonda è introdotta all’interno della vagina).
Anche durante il periodo della menopausa è utile sottoporsi all’ecografia ginecologica per monitorare l’effettivo stato degli organi.
Preparazione per il paziente
Non sono previste particolari norme di preparazione per la paziente. È altamente consigliato alla paziente portare con sé durante la visita con lo specialista tutti gli esami di routine effettuati su richiesta del proprio medico curante (esame del sangue, esame delle urine, etc.) e una nota del nome degli eventuali farmaci assunti quotidianamente o nell'ultimo periodo.
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